Ho sempre chiesto molto a me stessa, sono sempre stata dura, tassativa, un giudice veramente impietoso.
Quando mi si disse che dovevo imparare ad amarmi, a essere più gentile e compassionevole nei miei confronti, vi confesso che dentro di me pensavo: questa non è roba che fa per me.
Poi è passato il tempo, un bel po’ di tempo, e in effetti sì, qualcosa è cambiato.
Ti accorgi di essere uscito dal baratro quando ti volti e vedi l’abisso sotto di te. Solo che quando c’eri dentro non te ne accorgevi neanche.
Oggi ho scoperto che, almeno un po’, ho imparato a volermi bene. E con maggior sorpresa ho scoperto di essere tornata alla luce del sole.
Non posso dire che questi lunghi mesi siano stati una tenebra assoluta. Somigliavano più a una nebbia densa che mi impediva di vedere oltre e nel frattempo sgretolava tutto quello che credevo di essere.
Ora è tempo di ricostruire, ma con fluidità.
Non ancorarsi più a qualcosa, ma accogliere la possibilità di abbracciare e rilasciare, senza trattenere, senza necessariamente immobilizzarsi in un pensiero.
Tutto quello che ho vissuto e che ho fatto non è qualcosa da rigettare ma da comprendere e accogliere come parte di quel percorso unico che è la vita. Riuscire a dire questo, è veramente tanto. Sa di pace. Di pace interiore.
