Dal sito ISPI : Il mondo dopo Putin
La storia si può ripetere? La defenestrazione di Khrushchev potrebbe essere un buon esempio per risolvere la guerra in Ucraina, la strada perché la Russia, l’Europa e il mondo si liberino di Putin? Segni coraggiosi nella società russa ce ne sono ma, per ora, niente crepe sulle mura del Cremlino. Tuttavia una dittatura è granitica fino a che all’improvviso scopriamo che non lo era.
Un’ipotesi plausibile? Auspicabile?
Articolo interessante, ma una frase mi ha lasciata perplessa:
Se Donald Trump avesse vinto un secondo mandato presidenziale, il suo amico Putin avrebbe normalizzato l’Ucraina in una settimana.
Correggetemi se sbaglio, ma questo implica che la grande e corale risposta europea all’invasione russa sia stata dettata dalla Casa Bianca. Se Trump fosse ancora al potere, l’Europa avrebbe ignorato ogni accorato appello e chiuso gli occhi ancora una volta? Non voglio crederci.
E comunque sia, non illudiamoci che la tanto auspicata caduta di Putin trasformi la Russia in un Paese democratico.
Al potere ci saranno ancora gli ex capi del KGB di Leningrado che avevano scalato il potere con Putin, gli oligarchi e i generali non compromessi dalla brutta figura in Ucraina. Non è esclusa la sopravvivenza del ministro degli Esteri Sergei Lavrov: “uno squalo vestito Armani”, lo aveva definito qualche anno fa una giornalista americana. Chiunque governerà, sarà più cauto, userà l’arma della diplomazia, dovrà riconquistare un’Europa ostile e un’America convinta di aver vinto una partita fondamentale per la sua rielezione presidenziale. Ma saranno sempre nazionalisti permalosi, convinti chela Russia abbia di natura un ruolo da grande potenza.
È giusto nutrire speranze e meglio una guerra fredda che un massacro sul campo ma se è vero che la guerra in atto vede schierati due diversi modi di concepire il mondo e gli Stati, non credo ci sarà un vincitore. Le due posizioni sono inconciliabili.

La Russia dopo Putin, se ci sarà un dopo Putin a breve, sarà comunque un paese vulnerabile che avrà bisogno di ingenti risorse per ricostruirsi, dunque destinato a diventare una sottoprovincia cinese.
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La Cina avrà il coltello dalla parte del manico, con la Russia ostracizzata. Forse, alla fine, ci guadagnerà soltanto lei da questo casino.
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Certo, se ne spiega il profilo basso di chi sta alla finestra.
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Infatti…Quando leggo che “vuole lavorare per la pace” mi chiedo:e come? non state di fatto facendo NULLA!
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Ma che vuoi che facciano, è tutto grasso che cola, aumentano i prezzi per guerra, ed IVA ed accise risanano il debito, fanno fondo per prebende di industraloidi, in più due bombettine le vendiamo pure sotto forma di aiutino che si fa cassa. Le guerre sono affaroni. I morti solo sgradevoli effetti collaterali di progresso a vele spiegate, i profughi armata industriale di riserva, competitori sociali a scanso di diritto, manovalanza a cottimo per caporali.
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Ti do pienamente ragione. Spero vivamente in uno sciopero ad oltranza dei trasporti, così magari qualcuno si sveglia. Siamo sui due euro a km!
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Ognuno dice la sua…. Di vero c’è poco
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Infatti. Io so solo che di vero c’è lo strazio della gente comune, che con la guerra non c’entra niente.
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Sono sempre i soli che ci rimettono veramente.
Stanno dicendo tutto e il contrario di tutto.
Di certo è che i Russi piano piano si stanno prendendo tutta l’Ucraina nonostante le sanzioni. Se si arrendevano era meglio per loro….poi la diplomazia sarebbe intervenuta senza questo spargimento di sangue.
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Lo pensiamo in tanti, questa perseveranza (seppur ideologicamente giusta) somiglia troppo a un suicidio di massa.
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